Artista e poetessa italiana (1973).
Cresciuta tra il Parco Nazionale d’Abruzzo e le Sacre Scritture, é arrivata all'immagine attraverso la parola poetica e ha iniziato a lavorare con il proprio corpo usando la fotografia -il selfportrait - intesa come gesto di un atto performativo.
Le sue performance, nate nella terra in cui è cresciuta, sono in stretta relazione con il luogo e si svolgono in posti sacri, che siano boschi, foreste, chiese consacrate e sconsacrate, monasteri.
La sua attività scultorea prende vita da quella performativa, in un innesto di figure umane, vegetali e animali.
Nei suoi lavori ha affrontato il tema della castità selvatica, della deposizione, del perdono, del doppio, della metamorfosi con la natura, del dio nascosto.
Scrittura, fotografia, performance, scultura: tutto fa parte di un unico linguaggio come tentativo di accoppiamento o di separazione dal mondo dove il ruolo dell'artista è quello di essere ricettivo, una figura della soglia.
Ha esposto e performato sia in Italia che all’estero.
Ospite di numerosi festival nazionali ed internazionali, sta costruendo una casa di eremitaggio artistico.
Le sue poesie sono tradotte e pubblicate in 4 lingue.